Editoriale straordinario del Dicembre 2004 a. D.

Santi preti, pretini... e ...pretacci...

Quello che scrivo, lo scrivo per CARITA' Cristiana dato che una sana autocritica potrà farci solo del bene. L'autocritica, tuttavia, deve basarsi sulla VERITA', dato che solo essa potrà renderci liberi

Nel mondo cattolico tradizionale esistono molti bravi preti, ma, purtroppo, ne esistono anche tanti parecchio cattivi. La tragedia piu' grande e' assistere a casi in cui un bravo cattolico si allontana dalla Tradizione per colpa dei pretacci in questione.

Dicevo nel titolo "santi preti, pretini e pretacci". Non è ovviamente possibile, in queste poche righe, descrivere l'incalcolabile tesoro di benefici spirituali che possono venire da un santo sacerdote. Con questo editoriale voglio fare altro: voglio VACCINARE i fedeli contro l'attività pastorale nefasta di quei preti che si possono catalogare come "pretini", oppure come "pretacci".

Chi sono i "pretini"?

I pretini sono ministri del culto affetti da servilismo acuto. Per loro, la piaggeria, il leccapiedismo nei confronti del superiore di turno, rappresenta la regola di vita più importante.

Per essere piu' preciso vorrei, come esempio, citare un motto molto conosciuto dai sacerdoti tradizionalisti: "Il superiore ha sempre ragione, anche quando HA TORTO!" (?!). Questo aforisma informa la vita di molti tradizionalisti.

Naturalmente, NON C'E' NIENTE DI PIU' SBAGLIATO!!! Questo modo di vedere e' condannato da un esercito di Santi, Papi, Dottori e Padri della Chiesa.

Si tratta di quella falsa obbedienza che ha portato la Santa Chiesa allo stato comatoso nel quale versa attualmente. La cosa più incredibile è che, proprio quei sacerdoti tradizionalisti che denunciano la falsa obbedienza nei confronti degli errori papali, dal concilio Vaticano II ad oggi, cadano nello stesso errore! E, pergiunta, non di fronte ad un Papa, bensì di fronte ad un semplice "Superiore di Distretto"...

Chi sono i pretacci?

I pretacci sono dei "guappi di cartone", abituati ad esercitare la loro azione pastorale in modo dispotico ed inutilmente autoritario. I pretacci in questione sono i peggiori di tutti, ma non potrebbero esistere se non avessero uno stuolo di pretini leccapiedi al loro servizio.

Può talora succedere che, un pretino, si senta molto sicuro di se, ovvero si senta "coperto" dal superiore (pretaccio), magari a causa del fatto che è stato molto solerte nel leccargli le scarpe...

In questo caso, GUAI a muovere anche la critica più giusta nei suoi confronti. Assumerà l'atteggiamento di chi non può essere in errore. Anche di fronte ad eventi autenticamente disdicevoli, "conviene" tacere.

Per una questione di pura e semplice carità cristiana non accenniamo PUBBLICAMENTE agli appunti che possono essere mossi all'azione pastorale di tanti sacerdoti tradizionalisti. Solo vogliamo dirvi che, chi critica, anche se privatamente ed in modo quanto mai costruttivo, viene subito messo alla berlina.

E così ...la "mattanza" delle anime CONTINUA! Troppe persone sono ingiustamente dichiarate "fedeli ingrati" da questi pretacci, tanto che mi stupisce che nessuno abbia reagito molto...moooooolto PRIMA. Personalmente anche io non ho reagito PRIMA, nonostante abbia visto molte persone allontanarsi da una 'UNIONE SACERDOTALE' alla quale ero molto legato. Non potevo credere che sbagliassero in questioni umane, dato che non sbagliavano in questione di Fede. Dopo tutto la Santa Messa Tridentina e' l'alfa e omega della vita del fedele. Purtroppo questi pretacci hanno quasi "il monopolio", per cosi' dire, della Santa Messa... ergo... che si fa?

Per questo motivo, la maggiore parte dei fedeli passa sotto il GIOGO, e' tace l'ingiustizia spesso subita dal pretaccio di turno...

Ma, quando il "superiore ha sempre ragione, anche quando ha torto", i pretini devono fare quadrato col pretaccio, anche se, sotto il loro naso, si compie l'ingiustizia. Vi parlerò al riguardo di quello che è accaduto personalmente a me.
Fui insultato molte volte (una dozzina) in modo gravissimo dal superiore, senza alcuna ragione valida, ed ogni volta l'ho perdonato. Per di piu' andai nel suo ufficio per cercare di risolvere questa situazione di costante attrito, ma non è servito a niente. Davanti ad un bellissimo quadro del Santo Vincente di Paolo, lui ha continuato ad insultarmi, ma io non risposi agli insulti...e uscii dall'ufficio...

Nel priorato dove mi trovavo, stavo svolgendo dei lavori, per la Maggior Gloria di Dio, e solo per Essa. Una volta finiti questi lavori, decisi che era meglio limitare le mie attivita' nel sentire la Santa Messa, e visitare le chiese di Roma. Quindi, dopo la Messa della mattina, andavo a Roma, per ritornare verso le otto di sera, ritirandomi subito nella mia camera per non "incomodare" nessuno, incluso il superiore, ovviamente. Ma, nonostante tutti i miei tentativi di evitare lo scontro, cinque giorni prima del Santo Natale, gli insulti continuavano sia direttamente che indirettamente. Questa situazione molto umiliante si protrasse fino a quando un prete, che io fino a quel momento stimavo, si rilevo' tutt'altro rispetto a quello che pensavo io... Bussò alla mia porta verso le otto e mezza di sera, mi chiese se potevo seguirlo nel suo ufficio per parlare dell'accaduto, ed io, per mia sfortuna, acconsentii. Una volta nel suo ufficio, mi disse che si doveva risolvere il problema, ed io gli spiegai, ancora una volta, tutto quello che era sucesso, cioe' che gli insulti del superiore aumentavano quanto piu' io li perdonavo. Per inciso, non voglio citare gli insulti per CARITA' CRISTIANA... Tali insulti non sono degni di un cristiano, tanto meno di un superiore.

Ma il pretino argomentava che ...NOOO! Il superiore (pretaccio) lo si deve perdonare 100 volte... 1000 volte, ect.

A questo punto gli dissi che nella la nostra Chiesa il perdono necessita di un atto di contrizione da parte di chi vuole essere perdonato, cosi' che... ALMENO il superiore smetta di insultare...
Ma il pretaccio in modo serio si alza e mi dice: 'TU MANCHI DI CARITA' - E NON PUOI NEPPURE FARE LA SANTA COMUNIONE'!!!!!!!!!!!! (??????????)
Secondo lui io avevo commesso un peccato mortale! (?????SIC!)

In quel momento mi sentii profondamente e ingiustamente offeso. Allora io mi alzai e me ne andai. Questo, pochi giorni prima del Santo Natale.

MI TROVAI IN MEZZO AD UNA STRADA alle 22:00 della notte... SOLO... AVVILITO... con le mie valigie. E SOLO, ho passato questo Santo Natale MENTRE NEL PRIORATO IN QUESTIONE....TUTTO ERA "BUSSINESS AS USUAL".

MA DIO VEDE TUTTO!

In conclusione, cari fedeli, se vi trovate di fronte ad un pretaccio, oppure ad un pretino, limitatevi a ricevere da lui i Santi Sacramenti. Fate con lui gli esercizi spirituali di Sant'Ignazio di Loyola. Alla Santa Messa date un generoso obolo nella colletta; ma limitatevi a questo. Altre forme di collaborazione potrebbero essere estremamente pericolose per la vostra anima.

Per Mariam ad Jesum

Alfred Olsen



http://holywar.org

MOVIMENTO DI RESISTENZA POPOLARE