EDITORIALE del 18 Aprile 2010 a. D.

 

I FINTI CATTOLICI DELLA POLITICA ITALIANA

 

Come tutti sanno, in Italia abbiamo una maggioranza di governo dichiaratamente cattolica. Essa dichiara di essere "per la vita". Come voi avete sentito, il Presidente Cota ed il suo collega Zaia hanno fatto una grande bagarre mediatica, affermando di voler contrastare l'uso della "pillola del giorno dopo" (la famosa RU 486) o "pillola abortiva", che dir si voglia. Poi, dopo aver ottenuto le prime pagine dei giornali, dopo essersi vestiti dei panni del cattolicesimo, hanno OBBEDITO agli ordini, e la pillola abortiva è stata diffusa, senza problemi, anche nelle loro regioni. La loro obbedienza smaschera quello che sono veramente: dei buffoni che vogliono il voto dei cattolici, ma che di fatto eseguono tutti gli ordini, anche quelli genocidi, che vengono loro impartiti da chi comanda per davvero. Chi comanda per davvero non è il pupazzo Obama, né Berlusconi, ma la mafia ebraico-massonica, che ci odia e che vuole, per noi, l'olocausto TOTALE per via di denatalità.

In Italia per ogni donna nasce solo un bambino, mentre nelle regioni governate dalla Lega, per ogni 4 morti, vi è un solo nuovo nato.

A questo punto ci domandiamo: perché la legge 194, quella sull'aborto, non viene abrogata, quando in Parlamento la somma degli "onorevoli", sia della maggioranza che dell'opposizione, che si dichiarano cattolici e "per la vita" sono un'enormità, molto più che sufficiente per raggiungere i due terzi dei voti, bastanti ed avanzanti per abrogare quella legge GENOCIDA?!

L'alternativa all'aborto sarebbe molto semplice: basterebbe che lo Stato si facesse garante dei bisogni della donna in difficoltà e che la sostenesse economicamente durante la gestazione. Poi, se proprio la donna non volesse tenere il bimbo, lo Stato dovrebbe garantire l'immediata adozione del bambino "indesiderato". In Italia vi sono MILIONI di famiglie che non possono avere figli e che sarebbero LIETISSIME di adottarne uno (nota 1).

Il papa politicamente corretto non ha mai detto abroghiamo la legge 194, sotto pena di SCOMUNICA dei politici che ommettessero una simile azione.

Ed anche la Gerarchia non ha mai chiesto questo e non ha mai sottolineato che il peccato di cui parliamo e' un peccato CAPITALE di OMMISSIONE.

Neppure i massmedia "cattolici", come l'Avvenire - l'Osservatore Romano - Famiglia Cristiana (... of forse... PAGANA) etc. etc., hanno chiesto, alla maggioranza attuale, l'abrogazione della legge 194. Non la CEI, non Bagnasco, nessun cardinale e nessun vescovo ha aperto bocca.

"Dai loro frutti li riconoscerete"...

Se i parlamentari"cattolici", così "maggioritari" di cui abbiamo parlato, non si curano di fermare questa strage di innocenti, questo genocidio, andranno sicuramente all'inferno. All'inferno si va anche per un peccato capitale di ommissione come questo. Essere stati in grado di fermare la strage dei non nati e non averla fermata è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio.

Il castigo di Dio, cari politici italioti, non è come quello di un giudice terreno, esso dura in eterno.

In Christo!

Alfred Olsen

 

Nota1. Al riguardo, dal 2001, le pratiche per adottare un bambino, sia italiano che straniero, sono sottoposte all'assurdo arbitrio di giudici che lasciano morire IN ETERNO le scartofie nelle loro scrivanie. Per cui l'adozione, teoricamente possibile, nel "nostro" Paese e' diventata di fatto IMPOSSIBILE. I tempi per riuscire ad avere un "decreto di adottabilita'" sono lunghi come...ERE GEOLOGICHE...