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Primo fotogramma
inquadratura
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N.
macchina
+
time-code
entrata
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Durata
inq.
+
time-code
uscita
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Ultimo fotogramma
inquadratura
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Azione
e movimenti macchina
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1
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Cam 1
IN
13:26:24 |
(00:04)
OUT
13:26:28 |

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Declina generalità
Macchina fissa,
inquadratura fissa
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2
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Cam 2
IN
02:18:33 |
(00:20)
OUT
02:18:43
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Conclude
generalità
Macchina fissa, doppio zoom avanti e indietro con messa
a fuoco
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Le due inquadrature
durano 15 secondi in tutto. Testa e labbra si muovono
appena (v. analisi sotto).
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3
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Cam 2
IN
02:40:33 |
(04:23)
OUT
02:44:56
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Lettura comunicato
Alla fine Berg gettato a terra
Macchina fissa, probabilmente senza operatore
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Questo è il
segmento più lungo, e dura oltre 4 minuti. Mentre uno
legge il comunicato, gli altri 4 in piedi ciondolano
sulle gambe, si guardano a vicenda, si controllano il
passamontagna, cambiano ripetute volte posizione, mentre
Berg rimane praticamente immobile per tutto il tempo.
Poi di colpo gli saltano tutti addosso, lo coprono e....
taglio. Notiamo dal
time-code della 2 che sono passati circa 22 minuti dalla
fine dell'inquadratura precedente.
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4
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Cam
1
IN
13:45:47 |
(00:46)
OUT
13:46:33
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Decapitazione
Macchina a mano. vari zoom veloci, messa a fuoco, alcuni
fotogrammi confusi sullo zoom stretto, che potrebbero
mascherare un taglio (anche se il time-code rimane costante).
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Per ben 40 secondi
il coltello va rabbiosamente avanti e indietro sul collo
di Berg, senza che esca un solo schizzo di sangue. Al
momento dello stacco in asse (indicato dal salto del
time-code subito sotto) la testa è ancora unita al corpo.
Usciamo a 46:33....
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5
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Cam 1
IN
13:47:46 |
(00.:06)
OUT
13:47:52
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Testa
mostrata 1
Macchina a mano, segue dallo strappo della testa
con panoramica a salire.
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... e rientriamo
a 47:46, cioè un minuto e 13 secondi più tardi. Questo
significa che probabilmente il montatore ci ha voluto
risparmiare la fase conclusiva della decapitazione.
Che però, per quando cruda possa essere stata, non ha
prodotto un solo zampillo di sangue da nessuna parte.
Mentreci si aspetterebbe di vedere, quando la testa
si stacca (fotogramma sopra a sin.) , la guancia destra
di Berg completamente insanguinata dalle arterie recise,
che avrebbero dovuto produrre veri e propri fiotti di
sangue a ripetizione. Se il cuore avesse battuto ancora,
naturalmente. Anche dalla testa mozzata non scende alcun
sangue.
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6
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Cam 2
IN
02:46:17
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(00:05)
OUT
02:46:22
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Testa
mostrata 2
Macchina a mano, leggero zoom avanti, poi indietro.
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7
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Cam 1
IN
13:48:34
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(00:15)
OUT
13:48:49 |

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La
testa è stata appoggiata sul corpo. La macchina
a mano va quasi in verticale sulla testa, ruota
a dx, stringe di zoom sulla nuca tranciata, allarga
tornando all'angolazione originale, e finisce escludendo
la testa sulla sx.
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Il resto è solo un virtuosismo
dell'operatore decisamente fuori luogo. (Hollywood?)
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ANALISI
La tesi di fondo di chi contesta la versione uffuciale è che
l'assassinio di Nicholas Berg, attribuito in fretta e furia
ad una presunta cellula terroristica irachena, sia invece
avvenuto nel carcere di Abu Ghrab, e quindi per mano stessa
della polizia militare americana.
A supportare questa tesi c'è, da un lato, una altrimenti inspiegabile
serie di discordanze fra famiglia della vittima e Pentagono,
su praticamente tutto quello che è stato l'ultimo mese trascorso
in Iraq da Nicholas Berg, e dall'altra l'innegabile vantaggio
che l'amministazione USA ha potuto trarre da questo episodio,
capitato proprio quando c'era un enorme bisogno di distrarre
l'attenzione internazionale dallo scandalo delle torture.
Di tutto questo abbiamo già parlato nell'articolo
"Ma
chi ha ucciso Nicholas Berg?"
Veniamo ora al video vero e proprio:
I due particolari più vistosi, già segnalati da mille fonti
diverse, sono sicuramente la tuta arancione, e le sedie di
plastica bianche, ambedue in uso nel carceree di Abu Ghrab.
E mentre una curiosa coincidenza potebbe anche aver
regalato ai terroristi delle sedie identiche a quelle degli
aguzzini (il modello, dopotutto, è comunissimo in mezzo mondo),
già la tuta arancione diventa più difficile trovarla, anche
nel guardaroba del terrorista più estroso che si possa immaginare.
Bisogna essere scappati da un carcere americano, in teoria,
per avere una. Alla Vestro non si possono certo ordinare.
Ci sono poi i muri, di colore molto simile, per quanto il
pavimento appaia di colore completamente diverso.
Nella composizione sotto, le varie sedie, pavimenti e muri
dei due luoghi che stiamo confrontando. L'unica forte discordanza
è quella dei pavimenti.
Veniamo ora alle immagini in movimento
(qui chi legge o si fida, o si guarda direttamente
il video).
La definizione del video, per quanto amplificata, rimane bassissima.
Ciò permette di vedere con chiarezza solo i movimenti
più grossolani, mentre le sfumature di espressione o altre
cose del genere sono andate completamente perse nel passaggio
su internet.
1 e 2 - Comunque sia, nelle inquadrature 1 e 2 si nota come
Berg non muova MAI, per un solo momento, alcuna parte del
corpo oltre la testa, la quale fa appena due ondeggiamenti
leggeri in avanti, e uno laterale. Ma più che muoversi di
sua spontanea volontà, sembra che "dondoli" in maniera meccanica,
un pò come i cagnolini dal lunotto posteriore della macchina.
Anche le labbra si muovono meccanicamente, senza che l'espressione
del volto cambi minimamente.
Se fosse un pupazzo, si direbbe che c'è sotto la mano del
ventriloquo.
3 - Ma la cosa più sconcertante è che, mentre le inquadrature
1 e 2 durano quindici secondi in tutto, un problema simile
si verifica anche con la numero 3, che invece dura ben oltre
4 minuti! Provate voi a tenere una qualunque parte del corpo
PERFETTAMENTE immobile per più di qualche secondo.
In tutti questi 4 minuti, Berg fa un solo movimento evidente,
con le spalle, che ripete per quattro o cinque volte, in maniera
praticamente identica, ad intervalli regolari: le solleva
verso l'alto, come per stirarsi, le trattiene sollevate per
un paio di secondi, poi le rilascia, come uno che facesse
un profondo sospiro. Una di queste volte, però, rimane misteriosamente
immobile, con le spalle sollevate, in posizione decisamente
innaturale, per almeno dieci secondi, mentre il resto del
corpo è assolutamente immobile per l'intera durata dell'inquadratura.
Compresi i piedi, che Berg tiene sollevati nella parte anteriore,
in una posizione in cui credo nessuno li lascerebbe per più
di qualche secondo. I piedi poi sono in primo piano, e si
vedono relativamente bene, ma solo una volta nei 4 minuti
il piede destro fa un breve movimento, e questo avviene proprio
in curiosa coincidenza con il solito movimento delle spalle.
Come se il ventriloquo riuscisse a fargli muovere tutte le
spalle, sempre da dietro. E in una di queste occassioni loavrebbe
mosso un pò troppo, coinvolgendo nel movimento anche la gamba.
Vista la definizione inesistente del video, è perfettamente
plausibile ipotizzare anche delle specie di cordini trasparenti
- a mò di pupi - attaccati per esempio ai polsi, dietro
la schiena di Berg. Tirando in quel punto, verso l'alto, si
otterrebbe proprio un movimento simile a quello che Berg ripete
più volte nei 4 minuti. (Un sistema simile fu usato
già per far "saltare" gli astronauti sulla Luna - quella dietro
casa, ovviamente).
Persinio quando l'incappucciato afferra i capelli di Berg,
e lo tira a terra sul fianco, il corpo non mostra nessuna
reazione, e cade sul fianco come un manichino, a peso morto,
con le gambe che restano ancore piegate nella posizione in
cui erano già da 4 minuti. (Crampi?)
Salto gli altri dettagli sulle inquadrature della decapitazione
(devo ancora riprendermi fino in fondo), ma vi rimandoa più
sotto per la totale mancanza di sangue che sgorga sia dal
collo che dalla testa tenuta in sospeso, come sulla famosa
tuta arancione che a quel punto, specialmente in vicinanza
della nuca, dovrebbe avere un ben altro colore.
Vi invito invece adesso a guardare un ingrandimento dell'inquadratura
finale. Il virtuosismo inutile dell'operatore pare sia stato
pagato a caro prezzo:
Quello che sembrava un pavimento marrone scuro si rivela essere
invece un telo, che ovviamente durante l'agitazione della
scena si dev'essere strappato (a sx.) e allontanato dal muro
(sopra). (La terza macchia chiara, in basso al centro dell'immagine,
è invece la frontre di Berg, come vedete nell'inserto che
mostra il fotogramma intero).
Ora, che il telo sia stato messo lì per "non sporcare" (probabile),
per confondere le idee sui colori del luogo (difficile), o
per qualunque altro motivo, resta il fatto che anche il pavimento
del luogo del delitto è decisamente simile a quello della
prigione di Abu Ghrab.
Massimo Mazzucco
RISPOSTA AI POSSIBILI DUBBI AL RIGUARDO DELL'ANALISI FIN
QUI EFFETTUATA
MANCANZA ASSOLUTA DEI FIOTTI DI SANGUE (questo segmento
è nato come risposta ai dubbi espressi da una particolare
persona, ma sembra anche offrire una valida conclusione a
tutto il ragionamento).
Certo che le sedie le hai anche tu, e l’ho scritto io stesso
che sono comunissime in mezzo mondo. E la stessa cosa dicasi
per il colore dei muri, o per le altre cento incongruenze
che sono emerse dal caso Berg. Prese una per una, tutte più
o meno si possono spiegare, anche se alcune magari in modo
un pò più acrobatico di altre.
Se mi permetti, suggerisco un modo generale di affrontare
questo tipo di discussioni, se si vuole davvero arrivare a
una qualche conclusione utile: le “teoria cospiratorie”, come
tutti sappiamo, si chiamano così proprio perchè non esiste
uno “smoking gun”, cioè la pistola fumante in mano all’assassino,
che ti permetta di attribuire con certezza assoluta la responsablilità.
Se ci fosse, l’assassino sarebbe in galera, e la teoria diventerebbe
un fatto assodato come tanti altri.
Diventa quindi relativamente facile, per chi voglia smontarle,
attaccare una anomalia alla volta, raggiungendo almeno il
"ragionevole dubbio" per ciascuna senza mai guardare all'insieme
della faccenda. (E' quello che stavi facendo anche tu, anche
se sono certo tu agissi in perfetta buona fede.)
Ma in realtà, se si studiano gli elementi con più attenzione,
in quella selva di anomalie ce n'è sempre almeno un paio che
sono molto più robuste di quello che sembrano.
Per il Pentagono, ad esempio, c’è la
foto di Ingersoll. Raccontami quello che vuoi, ma di fronte
a quella è ben difficile sostenere che lì ci abbia appena
sbattuto un aereo commerciale da cento tonnellate. E a quel
punto le conclusioni sono io che le lascio trarre a te.
(Attenzione: foto "pesantina" poco più sotto.)
Tornando al caso Berg, lasciamo quindi perdere le probabilità
statistiche di trovare due sedie uguali in giro per l'Iraq,
o le altre legittime obiezioni che tu hai sollevato, e concentriamoci
invece su quella più vistosa di tutte: la totale mancanza
di fiotti di sangue (non, goccolamenti, fiotti veri e propri)
che dovrebbero uscire dal collo tranciato.
Visto che questa pagina gronda già da tutte le parti, accludo
una foto presa da Amnesty International, che documenta la
decapitazione di una principessa saudita. (Avete visto, fra
l’altro, gli amici dei nostri amici, cosa ci fanno coi diritti
umani che Berlusconi dice tanto di voler difendere?)
Io la meccanica della foto la interpreto così: lei era in
ginocchio, prima dell’esecuzione, con le spalle al boia. Il
colpo è arrivato da destra verso sinistra, e il corpo si è
accasciato quindi da quel lato, mentre la testa rotolava appena
più avanti. Non si vede chiaramente, ma direi che la testa
è subito sopra il tronco, in alto a sinistra, indicata dalla
chiazza di sangue che va verso l'alto (oppure quello è un
ulteriore fiotto uscito dal collo, e la testa è coperta alla
nostra vista dal corpo). Ma in qualunque caso la chiazza più
vistosa sul selciato, a destra nella foto, è sicuramente il
sangue uscito dal collo prima che il corpo si accasciasse.
Guarda solo la potenza della pressione arteriosa, a che distanza
ha mandato quel fiotto di sangue, e dimmi tu se vedi qualcosa
di anche lontanamente simile nelle immagini di Berg. Il quale
in quel momento non avrà certo avuto la pressione bassa, se
il filmato descrive davvero un'esecuzione dal vivo.
Se poi calcoli che il collo di Berg (scusate la crudezza del
linguaggio) è stato “segato” con forza per più di quaranta
secondi, non avresti dovuto vedere i primi fiotti di sangue
appena tagliata la prima arteria? Il killer avrebbe dovuto
lavorare per quasi tutto il tempo in un pasticcio bestiale
di fiotti e di carne, altro che tagliare come se fosse un
tacchino morto da un mese. Se poi guardi le mani del killer,
nelle foto sotto ingrandite, vedi che non gocciolano in nessun
modo, e non sembrano nemmeno macchiate di sangue. Ma
il muro soprattutto, che sta a meno di un metro dal collo
tranciato, come ha fatto a non premdersi nemmeno un piccolo
zampillo?
Ecco, se a questo elemento già inoppugnabile aggiungi anche
la montagna di indizi negativi che puntano il dito verso Washington,
e sommi il tutto ad un cui prodest fra i più smaccati e provvidenziali
della storia.... (Continua tu come credi più giusto, e grazie
per aver aperto la discussione).
Ecco altre immagini ingrandite (
ripetiamo l'avviso
ai più sensibili):