Mohammed Alla: "Falluja Mai Stata Base Uomini Di Al Zarkawi"

Fonte: ASCA - Roma, 11 novembre

(In rosso vi sono le nostre note)


La citta' santa di Falluja (attenzione alle bugie: Falluja non è "città santa" per nessuno) sotto il fuoco dei soldati della Coalizione ''non e' mai stata la base degli uomini di Al Zarkawi''. L'attacco, quindi, ''rispone solo ad una precisa strategia dei comandi Usa che e' quella di distruggere un simbolo dell'intero popolo iracheno che si oppone all'occupazione''. E' quanto ha sostenuto Mohammed Alla, direttore del Centro studi per i diritti e la democrazia di Falluja, invitato a Roma da ''Un ponte per...'', insieme ad altri esponenti della societa' civile irachena. Alla ha duramente contestato la presenza delle forze armate della Coalizione nel paese ed il governo provvisorio iracheno. Rispondendo ad una domanda sulla presenza di gruppi terroristici nel paese ed, in particolare, su quelli legati ad Al Queda, Alla ha risposto: ''la domanda da porsi e', invece, un'altra: chi ha permesso al terrorismo di entrare nel paese? Chi ha riempito l'Iraq di armi di ogni genere? Chi sta fomentando l'odio etnico e religioso tra le diverse comunita' che per anni hanno vissuto in pace? Penso che la rispota sia nota a tutti. Per quanto riguarda poi la storia di Al Zarkawi mi limito a dire che tutti noi pensiamo si tratti di una favola come quella delle armi di distruzione di massa che e' servita da pretesto per attaccare il paese. Non ci si puo' non chiedere perche' con tutta la tecnologia che gli americani dispongono non si siano scoperti questi gruppi. Come mai, malgrado solo a Falluja operino ben cinque servizi segreti, non si e' riusciti a trovare un terrorista. Ora hanno cinto d'assedio la citta', hanno detto che nessuno puo' entrare ed uscire, ma nello stesso tempo stanno iniziando a dire che Al Zarkawi sarebbe riuscito a fuggire...''.

Al Zarkawi, è come Bin Laden. Un attore protagonista di filmini realizzati dalla propaganda di guerra USraeliana. E' al servizio degli invasori e se ne serviranno ancora. Probabilmente, fra poco, ci racconteranno che il suo covo è a Ramadi, oppure a Mossul. Ovunque si debbano giustificare bombardamenti feroci ed indiscriminati, lì spunterà la sua ombra. E poi, dovremo assistere ad un ennesimo filmato, col quale saremo chiamati ad indignarci di fronte alle più inaudite atrocità perpetrate dai ..."fanatici integralisti islamici"...

Senza quelle atrocità, come si potrebbero giustificare quelle degli invasori?