Comunicato stampa contro articoli diffamatori pubblicati contro il nostro sito da parte del quotidiano "La Stampa" ed il settimanale "L'Espresso"


PREMESSA:

Il comunicato stampa che segue è stato inviato alla redazione del quotidiano "La Stampa", ed un comunicato molto simile è stato inviato al settimanale "L'Espresso" giorno 19/01/2006 a. D. I comunicati in questione sono stati inviati nel primo pomeriggio, ma nessuno dei due organi di stampa s'è degnato di darci il nostro sacro santo "diritto di replica". Forse la libertà di parola vale per tutti, ma non per chi ...dice la verità...

Ecco i link dai quali leggere gli articoli diffamatori:

1) La Stampa: http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_blog=50&ID_articolo=37&ID_sezione=75&sezione=Societ%E0

2) L'Espresso: http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/detail.jsp?m1s=null&m2s=c&idCategory=4797&idContent=551558


Cortese redazione,

il sociologo Antonio Roversi del quale avete pubblicato una ricerca, viene presentato come una persona molto informata sui fatti che pertengono alla divulgazione dell'odio - inteso in senso lato - in internet. Nel pezzo in questione si parla di tifoserie calcistiche in modo molto esteso, poi si accenna a siti di neonazisti e musulmani, tuttavia, l'unico sito di cui si fornisce l'indirizzo web è il nostro ( http://holywar.org ). Se ne parla nelle ultimissime righe, come se si trattasse di un ottimo esempio di sito che istiga alla violenza ed all'odio. Per questo, secondo noi, sarebbe giusto da parte vostra darci la possibilità di replicare, sul vostro giornale, alle affermazioni di A. Roversi.

Il nostro sito, come del resto afferma in maniera chiara nella sua prima pagina, ripudia l'odio, e, soprattutto, ripudia l'odio razziale. Esso si limita a denunciare la verità. Nell'articolo ci si accusa di equiparare la stella di Davide alla svastica. Bene, la verità è che lo "stato" di israele si fonda sulla "Legge del ritorno", con la quale solo coloro i quali sono nati da donna ebrea, possono "ritornare" in Palestina. Lo "stato" che si definisce "ebraico", fonda su presupposti BIOLOGICI il diritto alla cittadinanza. Per questo il razzismo biologico nazista è del tutto identico a quello sionista. Inoltre, al pari dei nazisti che parlano di "razza eletta", gli ebrei delirano di "popolo eletto", intendento per tale, ancora una volta, solo i nati da donna ebrea. Per la loro fede religiosa, "Tob shebe goyyni harog" ("Anche il migliore dei non ebrei merita la morte" - Soferim 15, legge 10) . Questa "sentenza" talmudica fu scritta secoli prima della nascita del nazismo, quanda gli ebrei della diaspora nemmeno pensavano a tornare in Terra Santa. Incredibile che il prof. Roversi non si sia fatto un "giro" in siti come quello dei "Lubavitcher" o "chabad" (http://www.chabad.org/therebbe/default.asp). In esso si spiega il perché esista una "differenza ontologica" fra il corpo (!) dell'ebreo e quello del "goy" (non ebreo). In siti come quello sopra citato si istiga all'odio, quello vero. Ad un odio che non ammette conversioni, dato che ebreo si può solo nascere. In quei siti si trovano organigrammi pubblici, di personalità politiche importantissime che reggono posti di responsabilità di primissimo piano (anche Bush li "venera come maestri"). Si tratta di gente che, ebreo o no, la pensa, o dichiara di pensarla, alla stessa maniera di "Chabad". Che cerchi il sociologo... avrà ben di che scrivere libri... In siti, come quello dei Lubavitcher, si spiega anche come gli ebrei, "ontologicamente superiori", dovranno comandare sui "goim" (plurale di "goy")...

Per restare in argomento, non senza profitto potreste vedere una conferenza, che il rabbino capo Riccardo Di Segni, ha tenuto recentemente, avente per argomento le "leggi" alle quali dovranno sottostare i non ebrei nel mondo governato dai giudei. Ecco il link: ( http://holywar.org/radiores.htm#lk ). Si tratta di un video... il commento a tergo c'è già, ma potete farne anche uno voi... Chissà cosa ne penserebbe Roversi...

Chissa, poi, cosa penserebbe il nostro "studioso" di uno dei mille e più citati del Talmud, nei quali si fa solo pedagogia dell'odio razziale, come quello pubblicamente scandito dal rabbino Yaacov Perin, che citando un passo di detto testo sacro, giorno 28/02/1994 (si confronti il New York Times di quella data) dichiarò che "La vita di un milione di non ebrei non vale l'unghia di un giudeo".... A noi pare molto strano che la legge Mancino non venga applicata contro una simile pedagogia dell'odio e della violenza razzista, che si propaga quotidianamente dal pulpito delle sinagoghe...

Per non morir piangendo, concludiamo con una battuta scherzosa: ...caro professore... ...si faccia una cultura...



Alfred Olsen