LE TAPPE FONDAMENTALI DEI PROTOCOLLI DEI SAVI DI SION PER LA DISTRUZIONE DELLA CIVILTA’ CRISTIANA

 

PRESENTAZIONE  

A  CURA  DELL'EDITORE

 

  L'8 maggio 1920, il Times di Londra  pubblicò un articolo in cui dava un ampio resoconto del contenuto dei Protocolli dei Savi Anziani di Sion, annunciando che questi erano stati pubblicati a Tsarkoye Selo, in Russia, nel 1905 dal Prof. Serghei Alexandrovich Nylus e che la biblioteca del British Museum ne possedeva una copia con il timbro di entrata del 10 agosto 1906, nº 3926/D/17. Stando alla prefazione dell'edizione del 1905 del Prof. Nylus, si tratta di note che furono sottratte clandestinamente da un grande libro di appunti per conferenze trovato nella cassaforte del quartier generale della Società di Sion. Ma cosa sono esattamente questi Protocolli? Si tratta di un libello anonimo, articolato in 24 Protocolli, attribuito ad un'élite ebraica composta da 72 «Savi», decisa ad impadronirsi del mondo con un piano ultra-macchiavellico fondato sulla violenza e sull'inganno. In seguito alla pubblicazione e alla divulgazione mondiale di questi appunti, sorse, com'era logico prevedere, una grande disputa attorno all'autenticità di questo terribile documento, la cui eco non si è ancora spenta anche ai nostri giorni. Gli ebrei ed i loro strenui difensori di sempre sostengono che si tratti di un falso creato dall'Okrana, la polizia segreta dello zar, per screditare gli ebrei russi, il cui peso nella vita sociale si faceva ogni giorno più rilevante. Può anche darsi che ciò corrisponda a verità. Ciò che tuttavia è importante, e che ci interessa provare non è tanto la loro autenticità, quanto la loro veridicità. Ci troviamo infatti di fronte ad un rapporto dal contenuto profetico e troppo puntualmente scandito dagli eventi storici anche attuali per poter essere ignorato. René Guénon (1886-1951), antropologo francese, padre dello gnosticismo moderno, 33º gr. del Rito Scozzese, 90º di quello di Menphis-Misraim e vescovo della chiesa gnostica, e quindi personaggio certamente aldisopra di ogni sospetto di filo-cattolicesimo, affermava che, aldilà del problema dell'autenticità «l'essenziale [...] è l'affermazione che tutto l'orientamento del mondo moderno corrisponde ad un piano «stabilito» e imposto da qualche misteriosa organizzazione» 1. Dal canto suo, Julius Evola (1898-1974), discepolo di Guénon, pittore e filosofo, autore di opere esoteriche, nonché iniziato della magia sessuale tantrica tibetana, diceva che «[...] il problema dell'«autenticità» di questo documento è secondario ed è da sostituirsi con quello, ben più serio ed essenziale, della sua veridicità» 2. Lo storico massone Serge Hutin, trattando dei Protocolli ha scritto: «Non possiamo che constatare il carattere profetico di questo documento. è come se il redattore dei Protocolli avesse, metodicamente e con allucinante precisione, prefigurato agli inizi del XX secolo il processo che portò alla riuscita i totalitarismi contemporanei [...]. Un tale documento costituisce l'apice del moderno macchiavellismo politico, la cui ambizione non si limita più ad un Paese, ma a tutta la Terra» 3. E concludiamo citando per ultimo un testimone d'eccezione: San Massimiliano Kolbe, strenuo nemico della Massoneria e dell'ebraismo in chiave anti-cattolica. Secondo questo Santo, i massoni sono «[...] una cricca organizzata di ebrei fanatici, i quali mirano, in modo irragionevole, a distruggere la Chiesa cattolica, alla quale lo stesso Uomo-Dio ha assicurato che le porte degli inferi non la potranno sopraffare» 4. Ebbene, San Massimiliano non esitava non solo a dare come autentici questi scritti, ma arrivava a trascriverne interi paragrafi nella propria corrispondenza, giungendo ad apostrofare i capi ebrei con schiettezza evangelica: «E a voi, piccolo manipolo di ebrei, «sapienti di Sion», che, nascosti, con la permissione divina, allo scopo di mettere alla prova i fedeli ed i virtuosi, avete provocato coscientemente già tante disgrazie e ancora più ne state preparando, a voi mi rivolgo con la domanda: quale vantaggio ne ricaverete? Supponiamo pure che i momenti preannunciati della dominazione dell'Anticristo siano ormai vicini, che voi gli stiate preparando la strada; in tal caso, ognuno di voi domandi a se stesso: quale vantaggio ne ricaverò?... Gran cumulo d'oro, di piaceri, di svaghi, di potere; tutto questo non rende ancora felice l'uomo. E se anche desse la felicità, quanto a lungo potrà durare?... Non sappiamo quando il filo della vita si romperà... E poi?...» 5.

 

SOGNO  ANTICO

 

  «Alzati! Rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. A questa vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli. Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso, e proclamando le glorie del Signore. Tutti i greggi di Kedar si raduneranno a te, i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio, saliranno come offerta gradita sul mio altare; renderò splendido il tempio della mia gloria. Chi sono quelli che volano come nubi e come colombe verso le loro colombaie? Sono navi che si radunano per me, le navi di Tarsis in prima fila, per portare i tuoi figli da lontano, con argento e oro, per il nome del Signore tuo Dio, per il Santo di Israele, che ti onora. Stranieri ricostruiranno le tue mura, i loro re saranno al tuo servizio, perché nel la mia ira ti ho colpito, ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te. Le tue porte saranno sempre aperte, non si chiuderanno né di giorno né di notte, per lasciar introdurre le ricchezze dei popoli e i loro re che faranno da guida. Perché il popolo e il regno che non vorranno servirti periranno e le nazioni saranno tutte sterminate» 6. Questa profezia esprime con immagini materiali il regno universale e spirituale di Gesù 8 Ecco quanto profetizzato da Isaia 8 secoli prima della venuta di Gesù Cristo: «Chi avrebbe creduto al nostro annuncio? A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore? è cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene compiacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo perduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte. Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza né vi fosse inganno nella sua bocca. Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà sé stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compierà per mezzo suo la volontà del Signore. Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità. Perciò io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha consegnato sé stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori» (Cfr. Is  LIII, 1-12). si sarebbero fatti ammazzare per Lui, cosa che fecero un secolo dopo con Bar-Cocheba 9. Dopo la dispersione seguita alla distruzione di Gerusalemme nel 70 d. C., e dopo il crollo delle ultime velleità politiche in seguito alla sconfitta di Bar-Cocheba, per molti secoli, gli ebrei non pensarono più ai loro profeti. Quando la tolleranza verso di loro divenne totale ed essi riuscirono a farsi considerare cittadini al pari degli altri nelle nazioni che li ospitavano, essi ripresero a considerare la loro vocazione, e cominciarono ad elaborare un piano per giungere al dominio della Terra e a preparare la strada al loro Messia, che ne dovrà essere il Sovrano Universale, nella certezza assoluta del loro destino di dominare tutta la Terra, assicurato loro dai profeti. Questo piano, contenuto ne «I protocolli dei savi ANZIANI di Sion», accuratamente elaborato da almeno 300 anni da un'équipe segreta di ebrei intelligentissimi, e di anno in anno riveduto e aggiornato, è quello che guida da alcuni secoli tutti gli avvenimenti internazionali ed ha portato gli ebrei ormai sul punto di realizzare a breve scadenza il loro sogno antico di dominio universale sulla Terra. è evidente che tale piano non è opera del popolo ebraico, ma soltanto di un ristretto numero di ebrei che formano una intellighen- tia, una specie di Stato Maggiore. Il professore russo Serghiei Alexandro-

vich Nylus, venutone a conoscenza - non sappiamo attraverso quali misteriose vie -  lo pubblicò nel l905. Il testo integrale si conserva al British Museum Library di Londra. è stata la conoscenza di tale testo a scatenare l’odio e la sanguinosa persecuzione di Hitler contro gli ebrei; non ci può essere altra spiegazione. Nessuna casa editrice di rilievo si è sentita di pubblicarlo per paura di rappresaglie. L’edizione italiana di tali Protocolli, introvabile, venne pubblicata per la prima volta nel 1921, e successivamente più volte ristampata, per i tipi della Vita Italiana di Roma 10, con presentazioni e commenti di Giovanni Preziosi e Julius Evola. Vediamo per sommi capi tale piano.

 

   I

COSCIENZA  DELLA  LORO  VOCAZIONE

MESSIANICO-POLITICA

    

  Il rabbino Eugenio Zolli, divenuto cattolico, diceva giustamente: «L’opposizione tra ebrei e cristiani si riduce ad una diversa interpretazione della Bibbia». Satana, ispirando loro un'interpretazione materialistica dei profeti, è riuscito a fare del popolo eletto per dare al mondo Cristo, il più grande nemico di Cristo e della Sua opera, la Chiesa. Nei PROTOCOLLI gli ebrei dicono: «Siamo destinati a governare il mondo. I nostri profeti ci hanno detto che noi siamo stati eletti da Dio stesso per governare tutto il mondo. Dio stesso ci ha dato la capacità perché arriviamo a risolvere questo problema» 11. «La nostra razza ha una superiorità universale su tutte le altre razze» 12. «La mentalità dei cristiani è istintiva, irragionevole, come quella degli animali» 13. «I cristiani sono come un gregge di pecore» 14. «Al posto dei governi attuali, noi metteremo un colosso che si chiamerà Amministrazione del Governo Supremo» 15. Queste idee sono particolarmente penetrate nella mentalità dei giovani d'oggi d’Israele. Tra di essi, a Gerusalemme, circola lo slogan: «Servi di nessuno, possibilmente padroni di tutti».

   

II

éQUIPE  SEGRETA  EBRAICA  PILOTA

 

  Un gruppo di ebrei illuminati deve formare l’intellighentia che segga in permanenza nel segreto più assoluto, discuta, progetti, disponga col dispotismo più assoluto quello che si deve fare nel mondo, e così guidi gli avvenimenti. «Nulla può rovesciare una potenza segreta. Questo è il nostro governo. La Massoneria non serve che a coprire i nostri disegni. Il piano d'azione della nostra potenza, come pure il quartier generale del nostro governo, resteranno sempre sconosciuti al mondo» 16. Questa intellighentia ha il quadro perfetto della dislocazione degli ebrei, soprattutto di quelli che emergono per ricchezza o per politica o scienza o per abilità, e li tiene tutti collegati e uniti; e tutte le volte che ha un qualche obiettivo generale o particolare da raggiungere, mobilita quelli che occorrono. Praticamente, gli ebrei hanno quell’unità che noi cristiani non abbiamo finora saputo raggiungere. Un diavolo non si mette contro un altro diavolo, perché ogni regno diviso viene distrutto 17. Per suscitare simpatie verso gli ebrei e verso il loro governo, bisognerà organizzare, quando occorre, manifestazioni antisemite 18. Tale intellighentia ebraica, che in effetti dirige tutto, dovrà curare di mettere nei posti di comando e nei posti di fiducia, nella direzione dei giornali e nelle alte sfere dello spionaggio soltanto persone che abbiano nella loro vita passata qualche azione troppo vergognosa, in maniera da poterli manovrare come essa vuole e da averli sempre docili esecutori e servitori per tema di venir ricattati. «La paura di rivelazioni, il desiderio che ha ciascun uomo arrivato al potere di conservarlo con i privilegi, i vantaggi e gli onori ad esso legati, faranno dei fedeli esecutori dei nostri piani» 19.

 

III   

DISTRUGGERE  L’ARISTOCRAZIA

 

  «Spetta a noi il primato d’aver lanciato al popolo, nel passato, le parole d’ordine: «Libertà, Uguaglianza e Fraternità»; parole ripetute in seguito tante volte da pappagalli incoscienti, che attratti da ogni parte da questa esca, ne hanno fatto uso solo per distruggere la prosperità nel mondo e la vera libertà individuale, una volta così ben protetta e garantita contro il pericolo di soffocamento da parte della plebaglia. I Gentili, che si credevano intelligenti, non hanno saputo scoprire il senso nascosto di queste parole e non ne hanno capito le contraddizioni; non hanno visto che non c’è uguaglianza nella natura, che non può esservi libertà nella natura e che la natura stessa ha stabilito l’ineguaglianza degli animali, dei caratteri e delle intelligenze. Le parole d’ordine Libertà, Uguaglianza e Fraternità, tramite nostri agenti inconsci, immisero nelle nostre file legioni intere di uomini che portarono con entusiasmo i nostri stendardi. Queste parole erano dei vermi che rodevano la prosperità dei Gentili, distruggendo ovunque la pace, la tranquillità e la solidarietà, e scalzando i loro Stati fin dalle fondamenta. Vedrete in seguito come questo servì al nostro trionfo; ci diede, fra l’altro, la possibilità di ottenere il risultato più importante, ossia, di abolire i privilegi dell’aristocrazia dei cristiani, l’unico mezzo di difesa che avevano i popoli e le Nazioni contro di noi. Sulle rovine dell’aristocrazia naturale ed ereditaria, abbiamo elevato la nostra aristocrazia dell’intelligenza e della finanza. Abbiamo preso come criterio di questa nuova aristocrazia la ricchezza, che dipende da noi, e la scienza, che è diretta da nostri dotti» 20. «Al suono di quelle fatidiche parole, le folle inferocite scatenarono la Rivoluzione Francese che distrusse l'aristocrazia francese e preparò il tramonto dell'aristocrazia delle altre nazioni cristiane. Ricordatevi della Rivoluzione Francese, che noi abbiamo denominato la «Grande». I segreti della sua preparazione ci sono ben noti: essa fu interamente opera delle nostre mani. Da allora in poi, noi guidiamo il popolo da una delusione all’altra, affinché rinneghi perfino anche noi a favore del Re Despota del sangue di Sion che noi prepareremo per il mondo» 21. «Al posto dei governi attuali, noi metteremo un colosso che si chiamerà «Amministrazione del Governo Supremo». Le sue mani si stenderanno da ogni parte come delle immense tenaglie, e la sua organizzazione sarà così colossale che tutti i popoli non potranno sfuggire al suo dominio» 22. «Tutte le ruote del meccanismo statale dipendono da un motore che è nelle nostre mani, e questo motore è l’oro. La scienza dell’economia politica, inventata dai nostri Saggi, dimostra ancora oggi a tutti il prestigio reale dell’oro. Il capitale, per avere le mani libere, deve raggiungere il monopolio dell’industria e del commercio: ciò che già sta per realizzare la nostra mano invisibile in tutte le parte del mondo. Questa libertà darà la forza politica agli industriali, ed il popolo sarà loro sottomesso» 23. Non è un mistero che le maggiori banche mondiali sono di proprietà di ebrei o controllate da ebrei, come del resto lo sono anche i maggiori monopoli di commercio, le maggiori case cinematografiche 24, ecc... Né è un mistero che i vari governi americani devono fare i conti con gli ebrei perché questi controllano la maggior parte delle finanze americane e dei giornali americani. E tutti sappiamo com'è finita ai Kennedy (John e Robert) perché erano cattolici praticanti e indipendenti economicamente, avendo banche proprie.

 

IV

FORMARE  LA  MASSONERIA

   

  L’Alleanza Israelitica Universale, al Congresso di Losanna del 1875, dove si ebbe ufficialmente la fusione tra ebraismo e Massoneria, dichiarò: «L’ebraismo ha riconosciuto nella Massoneria uno degli strumenti essenziali per la realizzazione del suo sogno di dominio universale» 25. Dicono i Protocolli: «Dobbiamo mettere a nostro servizio gli uomini più capaci del mondo [...]. Il nostro governo deve attirare a sé i pubblicisti, i massimi giuristi, i tecnici, i diplomatici, e infine gli uomini preparati in scuole speciali con un'educazione superiore» 26. «A tale scopo, ci serviremo della Massoneria [...]. Quelli che entrano nelle società segrete, sono ordinariamente degli ambiziosi, degli avventurieri e, in generale, uomini per la maggior parte leggeri, con i quali non avremo difficoltà ad accordarci per compiere i nostri progetti. Se avverranno dei disordini, ciò significherà che noi abbiamo avuto bisogno di provocarli per abbattere una potenza troppo solida. Se si ordina un complotto nel suo seno, il suo organizzatore altri non sarà che uno dei nostri fedeli agenti. è naturale che siamo noi, all’infuori di qualsiasi altra persona, gli unici a dirigere gli affari della Massoneria. Noi soltanto sappiamo condurla. Noi soltanto conosciamo lo scopo finale di tutta la nostra azione, mentre i cristiani non conoscono nemmeno lo scopo immediato delle loro azioni. Ordinariamente, essi vanno orgogliosi per il loro momentaneo successo, del loro personale orgoglio nell'esecuzione del loro disegno, senza nemmeno accorgersi che l’idea non era loro, ma nostra. I cristiani frequentano le Logge massoniche per pura curiosità o nella speranza di ricevere parte della pubblica mangiatoia, con l’appoggio delle stesse Logge. Ve ne sono perfino di quelli che aderiscono alla Massoneria per poter discutere le loro idee davanti ad un qualunque pubblico; sentono la necessità del successo e degli applausi, e di questi noi non siamo mai avari. Noi regaliamo ai cristiani simili successi allo scopo di volgere a  nostro vantaggio gli uomini che si credono di valere qualcosa; così, accettano senza accorgersene le nostre idee, e senza mettersi in guardia, fiduciosi di essere infallibili, e convinti di essere totalmente indipendenti e liberi nelle loro idee» 27. «La Massoneria servirà a coprire i nostri disegni. Il piano d'azione della nostra potenza, come pure il quartiere generale del nostro governo, resteranno per sempre sconosciuti al mondo» 28. Con quale risultato? «Abbiamo al nostro servizio uomini di ogni opinione, che professano le più diverse dottrine, uomini che vogliono ristabilire le monarchie, capi-popolo, socialisti, comunisti e gente che aderisce ad ogni sorta di utopie; abbiamo soggiogato tutti al nostro carro. Ciascuno di essi mira, da parte sua, a distruggere i residui del potere, cercando di distruggere le leggi ancora esistenti» 29. Quando poi un massone dovesse ostacolare i piani ebraici, la sua fine è segnata. «Il fatto di averli potuti condurre a questa fede cieca non è forse prova certa che il loro spirito è poco sviluppato di fronte al nostro? Abbiamo dato al nostro popolo un potere che non avrebbe mai osato sperare. La morte è la fine inevitabile di ciascuno; meglio accelerare la fine di coloro che mettono ostacolo alla nostra opera, piuttosto che essere sacrificati noi che abbiamo creato quest’opera [...]. Noi mettiamo a morte i massoni in modo che nessuno, nemmeno le vittime, sospettino la nostra condanna; muoiono tutti quando è necessario, come di malattia normale. E pur sapendo questi fatti, gli iniziati stessi non hanno il coraggio di protestare. Con questi mezzi abbiamo sradicato ogni iniziativa di protesta in seno alla Massoneria» 30. La morte del banchiere massone Roberto Calvi insegna.

 

V

RENDERE  IMPOSSIBILE  LA  VITA  SOCIALE

 

  «Arriveremo così, insensibilmente, alla soppressione delle varie costituzioni quando verrà il tempo di riunire tutti i governi sotto la nostra autocrazia. Il riconoscimento del nostro autocrate può avvenire prima della soppressione delle costituzioni, se il popolo, stanco per i disordini e per l’incapacità dei suoi governanti, griderà: «Destituiteli e dateci un re universale che possa riunirci e distruggere le cause delle nostre discordie: le frontiere fra Stato e Stato, le religioni e i lavorii segreti degli Stati; dateci un re che ci doni quella pace e quel riposo, che noi non possiamo ottenere con i nostri governi e con i nostri deputati» 31.

 

VI

CONFONDERE  L’OPINIONE  PUBBLICA

 

  «Per ottenere tutto questo, bisogna turbare costantemente, in tutto il mondo, i rapporti fra i popoli ed i governi, allo scopo preciso di stancare tutti con la discordia, l'inimicizia, l'odio, la fame, lo stesso martirio, la diffusione delle malattie e la miseria, affinché i cristiani non vedano altra via di salvezza che un ricorso alla nostra piena e totale sovranità. Ma se daremo ai popoli il tempo di respirare, il momento favorevole per noi forse non arriverà mai» 32.

 

VII

SAPERE  TUTTO  E  DIRIGERE  TUTTO

  

  Per riuscire a ciò si dovrà:

 

  1) Adoperare astuzia e ipocrisia. «La nostra parola d’ordine è: forza e ipocrisia. Solo la forza può trionfare in politica, soprattutto se è simulata nel talento indispensabile agli uomini di Stato. La violenza dev’essere il principio; l’astuzia e l’ipocrisia devono essere la regola per i governi che non vogliono che la loro corona passi nelle mani di agenti di una nuova forza. Il male è l’unico mezzo per arrivare al bene. Ecco perché non dobbiamo indietreggiare davanti alla corruzione, all’inganno e al tradimento, ogni qualvolta possono servire a raggiungere il nostro scopo» 33.

 

  2) Assoldare numerosi abili agenti. «Ci è necessario prima di tutto procurarci agenti audaci, temerari e di tale prontezza di spirito da essere in grado di rovesciare qualunque ostacolo si presenti nel nostro avanzare» 34. «I nostri agenti verranno scelti sia nell’alta società che nel basso ceto, fra la classe amministrativa che si diverte, fra gli editori, fra i tipografi, fra i librai, fra i commessi, fra gli operai, fra i cocchieri, fra i lacchè, ecc...» 35.

  3) Penetrare ovunque. «Noi dovremmo saper tutto per dirigere e convogliare tutto ai nostri obiettivi» 36. A tale scopo, gli ebrei, o direttamente o con l’opera della Massoneria coadiuvata da tali agenti, sono già penetrati dappertutto, particolarmente nei gangli direttivi della società: nei Parlamenti, nei Governi, nei Partiti, nella Democrazia Cristiana, nell’esercito, nei tribunali e soprattutto nel Vaticano 37.

 

 VIII

IMPADRONIRSI  DELLA  STAMPA

   

  «Per dirigere l’opinione pubblica dobbiamo impadronirci della stampa. A tale scopo, bisogna penetrare nelle direzioni e nelle redazioni dei vari giornali, fare giornali propri e creare agenzie di stampa. Queste agenzie, allora, saranno interamente nelle nostre mani e non pubblicheranno se non quello che noi loro prescriveremo. Se già ora noi abbiamo il controllo della mente delle nazioni cristiane, a tal punto che quasi tutti giudicano gli avvenimenti mondiali attraverso le lenti colorate degli occhiali che noi mettiamo sui loro occhi; se già da ora nulla ci impedisce di conoscere i segreti di Stato, come stupidamente li chiamano i cristiani, che cosa sarà quando noi saremo i padroni riconosciuti dell’Universo nella persona del nostro Re Universale? Tutti i giornali pubblicati da noi avranno, solo in apparenza, tendenze e opinioni fra loro opposte fino all’estremo: questo ispirerà fiducia e attirerà ad essi i nostri avversari senza alcun loro sospetto: essi cadranno nella trappola e saranno resi inoffensivi. I nostri giornali dovranno essere di ogni tendenza: aristocratici, repubblicani, rivoluzionari e anarchici; naturalmente, tutto questo finché ci saranno le varie costituzioni. Essi avranno come il dio indiano Visnù centinaia di mani, ciascuna delle quali accelererà il cambiamento della società. Queste mani condurranno l’opinione pubblica nel senso da noi voluto, perché un uomo troppo agitato perde la facoltà di ragionare e cede facilmente alla suggestione. Gli ignoranti che crederanno di ripetere l’opinione del giornale del loro partito, ripeteranno invece e faranno propria la nostra opinione oppure quella che ci piacerà che sia creduta. Così potremo calmare o eccitare le menti nelle questioni politiche, persuaderle o confonderle stampando tanto notizie vere quanto notizie false, confermando i fatti o smentendoli, secondo l’impressione che fanno sul pubblico. Esploreremo sempre bene il terreno prima di metterci il piede sopra» 38.

 

IX

FARE  IL  COMUNISMO

 

  Per rovinare la società capitalista e tutta l’economia dei paesi cristiani era necessario il comunismo. A questo ci pensò l’ebreo Carlo Marx (il cui vero nome  era Mordekkai Levi; 1818-1883). I «Savi» di Sion tracciano la strada per realizzarlo. Dicono i PROTOCOLLI: «Non si può avere l’uguaglianza a causa delle diverse attività a cui ciascuno è chiamato. Se essi studiassero questa scienza, i popoli obbedirebbero volentieri ai poteri governativi e all’ordine sociale stabilito a loro vantaggio dallo Stato. Al contrario, nel presente stadio della scienza, quale noi l’abbiamo tracciata, il popolo crede ciecamente alla parola stampata e si alimenta, in conseguenza degli errori che gli sono stati insinuati nella sua ignoranza, di un vero odio contro tutte le classi sociali che crede più elevate della sua. Il popolo non comprende l’importanza di ciascuna categoria sociale. Questo odio crescerà ancora di più quando ci sarà la crisi economica che finirà con l’arrestare i mercati, le borse, e la macchina dell’industria. Quando noi riusciremo a creare, con tutti i mezzi clandestini possibili e con l’aiuto dell'oro, che è tutto nelle nostre mani, una crisi economica generale, noi getteremo sul lastrico folle immense di operai in tutta l’Europa. Queste masse allora si getteranno, con voluttà, a trucidare coloro che esse invidiano fin dall’infanzia e ne distruggeranno i beni. Le masse inferocite non toccheranno i nostri beni, perché il momento dell’attacco ci sarà ben noto e noi potremo prendere tutte le misure necessarie per proteggere i nostri beni» 39. A fare la Rivoluzione comunista ci pensarono un grosso gruppo di ebrei che costituirono la maggioranza dei 21 membri del Comitato Rivoluzionario capitanato da Lenin (1870-1924). Tra i membri più noti di tale Comitato, ci furono gli ebrei Zinowiew (1883-1936) e Trotskij (1879-1940) 40, capo dell’Armata Rossa. Il Times, del 10-5-1920, documentava che su 556 principali funzionari della Russia «attuale», 17 erano russi e 541 erano ebrei. D’altro lato, non è un mistero che è stata la Massoneria americana ad impedire la distruzione del comunismo sovietico. Quando alla morte di Hitler, il capo dell’esercito tedesco chiese all’America e all’Inghilterra una pace separata per poter distruggere il comunismo sovietico, mentre Winston Churchill (1864-1965) non solo acconsentiva, ma sollecitava Roosevelt ad accettarla, il massone Roosevelt 41 rispose: «Non farò mai questo a Stalin». L’U.R.R.S., dal canto suo, scoperta una sua vocazione messianica, persegue un proprio piano per raggiungere il dominio mondiale, piano basato su queste direttive:

 

  a) Formare nel popolo una mentalità marxista mediante la stampa, con le riunioni di cellula e con i comizi. Annualmente, i comunisti stampano molte centinaia di milioni di copie di libri, di riviste e di giornali;

  b) Rovinare l'economia capitalista e giungere all’inflazione mediante gli scioperi ed i continui aumenti salariali;

  c) Infiltrarsi dappertutto per conquistare tutto, costituendovi delle cellule di attivisti: nelle fabbriche, nei quartieri, nelle università, ecc... Un universitario mi diceva: «La mia facoltà è completamente nelle mani dei comunisti; è riuscito in questo un piccolo gruppo di universitari comunisti, che al massimo potranno essere una dozzina».

  d) Raggiungere il potere con colpi di Stato ovunque dove esiste la possibilità, perché con le elezioni troppo difficilmente lo raggiungeranno. Con tale sistema, il comunismo ha raggiunto il potere in Cina, Vietnam, Cuba, Stati Africani, ecc...

  e) Corrompere i popoli con l’immoralità per poterli conquistare. Diceva Lenin: «Se intendiamo distruggere una Nazione, dobbiamo, in primo luogo, distruggerne la morale. Allora la Nazione cadrà nelle nostre mani come un frutto maturo. Svegliate l’interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra». La prima ambasciatrice russa in Scandinavia, la Sig.a Aleksandra Michajlovna Kollontaj (1872-1952), nota in Russia per aver cercato di conciliare le istanze dei nascenti movimenti femministi con i principi socialisti, aveva la consegna di non parlare di comunismo, ma di propagare, in un crescendo l'amore libero tra la gioventù accademica. Un comunista americano ha confessato, ultimamente, di avere diffuso la letteratura pornografica, per 27 anni, al fine di corrompere la gioventù americana 42. Scriveva Arthur Landsberg nel suo libro Asiatici, scritto nel 1925: «Un Paese non è altro che un corpo gigantesco. Chi regola le sue funzioni genitali, influenza tutto il corpo e lo riduce in suo potere. Si conquista il Paese mediante il suo istinto più sviluppato; allora, quella generazione senza più ritegno, perderà le sue forze, in preda ad un’ebbrezza di cui noi potremo regolarne la durata. Creando sempre nuovi stimolanti, sapremo renderla permanente e fare del Paese un’isola di ossessi» 43. La totale spregiudicatezza sessuale della classe lavoratrice, come presupposto della Rivoluzione comunista, costituiva, già negli anni venti, il programma del membro del partito comunista tedesco Wilhelm Reich (1897-1957) 44, ebreo, discepolo di Freud, fondatore a Berlino dei cosiddetti «Gruppi Sexpol». Oggi egli è il «profeta degli studenti dell’estrema sinistra. Ecco una delle istruzioni diramate dal Partito Comunista della Florida nel 1970: «Corrompi la gioventù; allontanala dalla religione; desta l’interesse per il sesso; rendila superficiale; distruggi il suo slancio giovanile; soffoca il suo interesse per lo Stato, distraendola con lo sport, con il sesso e con qualsiasi trivialità! Spingila con ogni mezzo a perdere tutte le virtù morali, l’onestà, il pudore, la moderazione e la fede alla parola data»! Diceva Mao Tse-tung (1893-1976): «Faremo penetrare la nostra ideologia attraverso le debolezze morali dei nostri avversari». Da un'istruzione interna del Partito Comunista Italiano del 1970: «Perché dovremo opporci, in nome della morale, alla crescente corruzione della borghesia? Il nostro compito sta nel dare l’appoggio tattico a questo irresponsabile affare pornografico e nel dichiarare, come altissimo fine, l’assoluta libertà artistica. In tal modo, acceleriamo effettivamente la decomposizione della borghesia». Su Il Tempo, del 3 giugno 1984, si poteva leggere: «Un incredibile progetto finanziato dal Comune. Quest'estate avremo pure un posto per «imparare» a fare l’amore, ossia una «Love city». Era il progetto dell’A.R.C.I., l’organizzazione paracomunista di ricreazione per animare la seconda metà di luglio nel quadro dell’Estate Romana, patrocinata dall’assessore alla Cultura, l’on. comunista Renato Nicolini. La «Love city» fu organizzata in un’area di accesso, in un punto «test» incentrato sul «Dimmi come ami e ti dirò chi sei», in una mostra «photo love», una discoteca, uno spazio di conversazione, un «single bar» e naturalmente un «post love». Fu fatta «una gara del bacio più sensuale e travolgente con assegnazione di premi» e anche «una dimostrazione di tecniche di seduzione». La «città dell’amore» si concludeva con «uno spazio per parlare d’amore» e da un «single bar», inteso come «il luogo dell’approccio vero e proprio» dove «trovare un possibile partner». La «Love City» era ambientata, in modo di galvanizzare i partecipanti, tra i nudi monumentali del Foro Italico e costò la somma di 95 milioni, contro i 40 di probabili entrate. La differenza per cinquanta milioni fu coperta dal Comune. A tal fine, i vari partiti in combutta con gli altri laicisti hanno prodotto quell’oceano di pornofilms e di riviste pornografiche che hanno infradicito il mondo occidentale con utili astronomici di migliaia di miliardi di lire. Solo in Italia si stampano ogni settimana 8 milioni di copie di riveste pornografiche. «Corrompere, corrompere, corrompere»! è il motto di Underground, un foglio tedesco porno-politico diffuso fra gli studenti 45. Ecco quanto affermava l’ex-presidente federale del S.D.S.: «I problemi della sessualità sono stati la nostra via per politicizzare la scolaresca». Così il Segretario del Partito Comunista di Hong-Kong: «Pechino ha investito circa un miliardo di dollari nell’esportazione clandestina della droga nell’Europa. In questo modo, spera di liquidare l’Europa entro una quindicina di anni» 46. Questa è la tesi sostenuta nel film di Jens Jôrge Thorsen Giornate calme a Clichy, (dove ci si burla di Cristo dal lato sessuale): «La gente deve vivere senza Dio e senza patria. Allora, tutto andrà meglio». L'editrice amburghese Auer stampa, ogni settimana, un milione di copie dedicate al sesso, tra cui St. Porno, Sex-Report, St. Pauli Nachrchten, ecc... II ricavato va a finire nelle casse del Partito Socialista Tedesco 47. Ecco quanto affermava un libro di testo russo di psico-politica: «L’uomo non è che un animale da gregge con un aspetto esteriore civile. Ma chi desidera tenere unito il gregge e controllarlo, deve saper disporre di tecniche speciali, per calcolare i capricci e le energie di quell’animale-uomo, ai fini dello Stato» 48.

 

X

DIVIDERE  I  CRISTIANI

 

  a) Dividerli all’esterno

  «Un’alleanza universale dei cristiani potrebbe dominarci per qualche tempo; ma noi siamo garantiti da questo pericolo dalle profonde discordie che li dividono e che non si possono estirpare dai loro cuori. Noi abbiamo opposto gli uni agli altri tutti i progetti e gli interessi individuali e nazionali dei cristiani, i loro odi religiosi e razziali che noi per venti secoli abbiamo coltivato. è per questo che nessun governo troverebbe appoggio contro di noi; ciascuno giudicherà un'alleanza contro di noi sfavorevolmente ai propri interessi. Noi siamo troppo potenti. Tutti devono fare i conti con noi. Le più grandi potenze non possono concludere il più piccolo trattato, senza che noi già fin d’ora non vi prendiamo parte» 49.

 

  b) Dividerli all'interno

  «La divisione del popolo in partiti li ha messi tutti nelle nostre mani, perché per condurre una lotta di opposizione è essenziale avere denaro, e questo lo controlliamo noi. Temevamo l’alleanza della potenza illuminata dei sovrani con la forza cieca del popolo; ma noi abbiamo preso tutte le misure possibili contro questa eventualità. Tra queste due forze noi abbiamo innalzato il muro del reciproco terrore. In tal modo la forza bruta del popolo è diventata il nostro appoggio e saremo soli a guidarla: sapremo dirigerla e manovrarla con sicurezza al nostro scopo» 50.

 

XI

TURBARE  ED  INEBETIRE  I  CRISTIANI

 

  «Per raggiungere il dominio universale dobbiamo turbare la mente degli uomini e inebetirli in maniera da paralizzare in loro lo spirito critico e far fare loro quanto noi andremo stabilendo.

Per riuscire in questo:

 

  a) Il problema più importante di questo governo è di indebolire la mente del popolo con la critica.

  «Noi ci approprieremo della fisionomia di tutti i partiti e di tutte le varie correnti politiche e comunicheremo questo indirizzo a tutti i nostri oratori, che ne parleranno tanto, che tutti saranno stanchi di sentirli. Per impadronirci dell'opinione pubblica è necessario confonderla al massimo, esprimendo da diverse parti e a lungo, il più gran numero di opinioni contraddittorie, affinché i cristiani si perdano in un simile labirinto di idee e si convincano che è meglio non avere nessuna opinione politica» 51. Sta di fatto che ebrei e massoni si sono infiltrati in tutti i partiti e che parecchi di questi sono diretti da essi. Proseguono ancora i Protocolli: «Il segreto necessario per governare con successo, sta nel moltiplicare al massimo gli errori, i vizi, le passioni e le leggi, in modo che, in questo caos, nessuno possa vederci chiaro. Gli uomini non arriveranno più a comprendersi a vicenda. Questa tattica avrà ancora l’effetto di gettare la discordia in tutti i partiti, di dissolvere tutte le forze collettive che ancora non vogliono sottomettersi a noi. Questa politica scoraggerà ogni iniziativa personale, per quanto geniale, e sarà più potente di milioni di uomini tra i quali noi abbiamo seminato la discordia» 52.

  b) Si devono sviluppare i mezzi visivi.

  «II metodo per sopprimere il ragionamento è già in vigore nel sistema educativo detto «insegnamento visivo», che trasformerà i cristiani in automi che non pensano e che attenderanno le immagini dei fatti per capirli. Uno dei nostri migliori agenti in Francia vi ha già introdotto il  nuovo metodo di insegnamento dimostrativo» 53. Non è un mistero che gli ebrei, mediante le loro case cinematografiche, mediante la Massoneria e mediante il comunismo, posseggono o controllano la maggior parte della produzione cinematografica e televisiva del mondo.

 

XII

DISTRUGGERE  LA  FEDE  CRISTIANA

 

  «I nostri filosofi discuteranno tutti i difetti delle credenze cristiane, ma nessuno discuterà la nostra religione dal suo vero punto di vista, perché nessuno la conoscerà a fondo se non i «nostri» che non oseranno mai tradire i suoi segreti [...]. Nei paesi che si chiamano «progrediti», noi abbiamo creato una letteratura folle, sporca e abominevole. La simuleremo un poco dopo il nostro arrivo al potere per sottolineare il contrasto dei nostri discorsi e dei nostri programmi con queste turpitudini. I nostri Savi, allevati per dirigere i cristiani, comporranno discorsi, progetti, memorie e articoli che si accorderanno d’influenzare gli animi e permetteranno di dirigerli verso le idee e le conoscenze che vorremo loro imporre» 54.

 

  A tale scopo si dovrà:

 

  a) Se è utile, diffondere l’ateismo

  «Questa degradazione transitoria non impedirà l’esecuzione dei nostri piani, ma servirà d'esempio alle future generazioni che intenderanno la nostra spiegazione sulla dottrina di Mosè, il cui sistema stoico e ben concepito avrà portato alla conquista di tutti i popoli» 55.

  b) Screditare il clero

  Il periodico francese Vers Demain, pubblicò il piano elaborato verso 1860 dal massone spretato Paul Roca 56: «Soppressione della veste talare, matrimonio dei preti, revisione dei dogmi in funzione del progresso universale, sconvolgimento della liturgia, l’Eucarestia ridotta a un semplice simbolo della comunione universale ed il vecchio Papato ed il vecchio sacerdozio abdicanti di fronte ai preti dell’avvenire» 57. «Mediante la nostra opera, dei nostri agenti e di tutte le forze laiciste da noi ispirate, abbiamo provveduto già a screditare la classe dei preti e a disorganizzare la loro missione che attualmente ci potrebbe dar noia. La loro influenza sul popolo diminuisce ogni giorno. La libertà di coscienza è ormai proclamata ovunque. Di conseguenza, pochi anni ci separano dalla rovina completa della religione cristiana. Metteremo clericalismo e clericali in un quadro così ristretto che la loro influenza sarà nulla in confronto a quella di un tempo. Quando verrà il momento di distruggere definitivamente la corte papale, il dito di una mano invisibile mostrerà al popolo questa corte. Ma quando i popoli l’assaliranno, noi appariremo come i suoi difensori  per non permettere l’effusione del sangue. Con questa diversione noi penetreremo all’interno e non ne usciremo finché non l’avremo completamente rovinata. Il Re dei Giudei sarà il vero papa dell’universo, il patriarca della chiesa universale. Ma fintantoché noi non avremo allevato la gioventù nelle nostre credenze di transizione, poi nelle nostre, non colpiremo apertamente le chiese esistenti, ma le combatteremo con la critica e con la dissenzione. In generale, la nostra stampa contemporanea svelerà gli affari di Stato, le religioni e l’incapacità dei cristiani, e tutto questo nei termini più disonesti, onde denigrarli in ogni maniera come solo può farlo il genio della nostra razza» 58. E George Panetton, in un documento interessante scrive:    «Nel 1938, un altro esponente della setta massonica aveva confessato: «Abbiamo intrapreso la corruzione in grande stile; la corruzione del popolo attraverso il clero e la corruzione del clero per mezzo nostro, allo scopo di seppellire la Chiesa».

 

XIII

DISTRUGGERE  I  GOVERNI

 

  «Per non distruggere avanti tempo le istituzioni dei cristiani, noi vi abbiamo già posto sopra le nostre mani esperte, e già abbiamo in nostro possesso tutti i comandi del loro meccanismo. Queste direzioni erano regolate severamente e giustamente; noi vi abbiamo sostituito amministrazioni arbitrarie e disordinate. Abbiamo sotto il nostro controllo la giurisdizione, le elezioni, la stampa, la libertà individuale, e, soprattutto, l’istruzione e l’educazione che sono le pietre angolari della libertà. Noi abbiamo ingannato, inebetito e corrotto la gioventù cristiana con una educazione fondata sopra principi e teorie che noi riconosciamo falsi, ma che noi abbiamo inculcato a nostro interesse» 59. Basta pensare all’ebreo Freud 60. «Per ottenere questo è urgente indurre tutti al suffragio universale, senza distinzione di classi o di clan elettorali, allo scopo di raggiungere la maggioranza assoluta, che non si potrebbe ottenere per mezzo delle sole classi educate, colte e ricche. Avendo inculcato in ogni uomo l’idea della sua importanza, noi distruggeremo l'efficacia dell'educazione cristiana nelle famiglie, impediremo agli uomini capaci di farsi avanti e la massa, guidata da noi, non permetterà loro neppure di parlare. La folla è abituata a sentire solo noi che le paghiamo l’obbedienza e l’ascolto. Con tutto questo noi faremo del popolo una forza così cieca, che non sarà più capace di muoversi senza i nostri agenti, che noi avremo stabiliti al posto dei suoi capi» 61. «Quando abbiamo introdotto nell'organismo dello Stato il veleno del liberalismo, tutta la sua costituzione politica è stata cambiata. Gli Stati sono caduti malati da un'infezione mortale: la decomposizione del sangue. Non ci resta che attendere la fine della loro agonia. Dal liberalismo sono nati i governi costituzionali, che hanno sostituito presso i popoli cristiani i governi autocrati. I governi costituzionali, come ben sapete, non sono altro che una scuola di discordie, disaccordi, contese e inutili agitazioni di partiti; in una sola parola, essi sono la scuola di tutto ciò che fa perdere ad uno Stato la sua individualità e la sua personalità. La tribuna, così come la stampa, ha condannato i governanti all'inazione e alla debolezza; li ha resi inutili e per questo si spiega perché sono stati rovesciati» 62. Infine, dopo aver precedentemente dettato come far giungere i governi cristiani all’inflazione facendo domandare a tutte le categorie di lavoratori continui aumenti salariali, i Protocolli, dispongono 63 come farli crollare mediante sempre nuovi prestiti, che essi non saranno mai in condizione di estinguere.

 

XIV

INTRONIZZARE  IL  SOVRANO

UNIVERSALE  EBREO

 

  «Lo intronizzeremo con un colpo di Stato preparato meticolosamente, che dovrà scattare contemporaneamente in tutte le nazioni e deporre contemporaneamente tutti i governi o facendoci apparire come i salvatori dell’umanità. A tal fine, dobbiamo far dare da parte dei Presidenti delle repubbliche disposizioni impopolari, e altre peggiori e in contrasto, dai loro ministri, così da screditare non una persona sola, ma tutto il governo» 64.

 

XV

COME  DEV'ESSERE  QUESTO  GOVERNO

 

  a) Dispotico.

  «Il nostro governo dev'essere dispotico, altrimenti non può raggiungere gli scopi che si prefigge. Appena la folla s’impossessa della libertà, la trasforma subito in anarchia, che è il grado massimo della barbarie» 65. «Noi aboliremo ogni libertà politica» 66 [...], «di insegnamento e di coscienza» 67. «L’ordine sarà ristabilito, con un certo ricorso anche alla violenza, ma l’ordine sarà ristabilito veramente. Dimostreremo di essere i benefattori che hanno restituito la libertà e la pace al mondo torturato. Ognuno potrà godere della tranquillità della pace, dell’ordine nei rapporti sociali, ma a condizione che tutti osservino le nostre leggi. Dimostreremo che né la posizione sociale, né il potere danno ad un uomo il diritto di propugnare principi contestatori e distruttivi, quali la libertà di coscienza, la uguaglianza, ed altre cose simili» 68.

  b) Socialista

  «Un popolo con piccole industrie non conosce lo sciopero, segue l’ordine usuale esistente e di conseguenza dipende dalle forze del potere. Lo sciopero è la cosa più pericolosa per il governo» 69. «Le tasse saranno pagate senza l’oppressione e senza la rovina del popolo, in proporzione del valore di ciascuna proprietà individuale. I ricchi dovranno comprendere che è loro dovere dare una parte della loro soverchia ricchezza al governo, perché questo garantisce loro il possesso sicuro del rimanente e inoltre dà loro il diritto di guadagnare onestamente; dico onestamente, perché il controllo della proprietà impedirà ogni furto sul terreno legale. Questa riforma sociale deve venire subito, perché il suo tempo è venuto: essa è necessaria come garanzia di pace. La tassazione dei poveri è l’origine delle rivoluzioni ed è sempre di grave danno allo Stato che, sforzandosi di tassare i piccoli profitti, perde i grossi vantaggi della tassazione dei ricchi. La tassazione dei capitali poi, indipendentemente da quanto farà diminuire le ricchezze dei privati, nelle cui mani le abbiamo lasciate accumulare sino ad ora, di proposito, per controbilanciare la forza dei governi dei cristiani ed il loro denaro. La tassazione progressiva, applicata proporzionalmente alle fortune individuali, renderà più che non il sistema attuale di tassare ugualmente, che a noi è utile perché è causa di agitazione e malcontento fra i cristiani. Questa misura metterà fine all’odio delle classi povere contro i ricchi, perché essi vedranno allora in essi un sostegno finanziario allo Stato, e i sostenitori della pace e della prosperità. Le classi povere vedranno che sono i ricchi che forniscono i mezzi necessari per ottenere i grandi benefici della stabilità dello Stato, dell'ordine, del progresso e della pace» 70. In fondo, il fine che si apparentemente sembrano proporsi gli ebrei non è cattivo, ma anzi, è bene cercare di edificare una città terrena felice 71. Addirittura, noi cattolici potremmo collaborare se questo non mirasse a stabilire l'egemonia della loro razza sul mondo, se non si servisse di mezzi illeciti, e se rispettasse la libertà individuale. Ma il proposito finale di distruggere la Chiesa cattolica fa dell’ebraismo il più grande nemico e spiana la strada alla venuta dell’Anticristo.

 

XVI

QUANDO  LO  PREVEDONO  I  PROTOCOLLI

 

         «Prevediamo l'intronizzazione del nostro Sovrano Universale fra un secolo» 72. Le varie tappe preparatorie a tale avvenimento sono state raggiunte. L'esperimento comunista, che nel frattempo è servito a screditare il capitalismo, è fallito universalmente, e i popoli soggiogati dalla dittatura comunista aspettano il momento propizio per abbatterla, come già hanno fatto vedere le rivolte popolari ungherese, cecoslovacca e polacca. La mentalità socialista è divenuta universale. L’ateismo, l’agnosticismo, l’immoralità, l’indifferenza religiosa sono divenuti universali ed hanno distrutto o assopito la fede cristiana nelle masse. La sfiducia nei governi, nei partiti, nelle istituzioni è divenuta ugualmente universale. Il pericolo di una guerra nucleare distruggitrice di tutta la terra è divenuta un incubo per tutta l’umanità, per cui se dovesse presentarsi un mediatore tra Oriente e Occidente sarebbe accolto dall’umanità a braccia tese; e tale mediatore non potrebbe essere che un ebreo: precisamente il Sovrano Universale, come profetizzava all’inizio del secolo Robert Hug Benson nel suo libro Il dominatore del mondo. L’oro occorrente per qualsiasi operazione è in mani ebraiche. Dicono i Protocolli: «Nelle nostre mani è concentrata la più grande potenza moderna: l’oro. In pochi giorni, noi possiamo estrarre qualsiasi somma dai depositi segreti dei nostri tesori» 73. Se non si potessero verificare le condizioni per la riuscita di un mediatore universale e ci dovesse essere una guerra nucleare, alla fine di essa, i sopravvissuti, terrificati, per evitare un qualsiasi altro pericolo di guerra invocherebbero essi stessi un Sovrano Universale, che non potrebbe essere che un ebreo, a causa della presenza dell’unica forza internazionale: l’intellighentia ebraica e la sua serva, la Massoneria, sempre viva e attiva. Tale Sovrano Universale sarà l’Anticristo. Quando l’esperimento dell’Anticristo, ossia del Sovrano Universale ebreo sarà fallito, i giudei apriranno gli occhi al vero senso delle profezie bibliche. Allora si convinceranno che Gesù è il più bel fiore della loro razza e lo scopo della loro esistenza, si convertiranno a Lui e prepareranno la strada al Suo sovrano dominio universale, ossia al Suo ritorno glorioso della parusia.