MACELLAZIONE RITUALE
ANIMALI MASSACRATI SENZA ANESTESIA
DA EBREI E MUSULMANI.
Milioni di bovini, ovini, volatili, vengono
ogni giorno abbattuti in maniera crudele ai macelli per osservare dei religiosi. Che sia
per la carne "halal" (animali uccisi secondo il rito mussulmano) o per la carne
"casher" (animali uccisi secondo il rito ebreo) le sofferenze arrecate durante
lo sgozzamento sono inaccettabili alla fine del XX secolo. Queste pratiche potrebbero
essere evitate se l'accordo, fra associazioni animaliste, autorita' religiose, e i
ministri sollecitati da questo dossier riuscissero a legalizzare l'anestesia degli animali
da consumo prima dell'abbattimento rituale.
Disgraziatamente malgrado l'assenza di rapporti veterinari che testimoniano che la sofferenza dell'animale durante lo sgozzamento e' reale, e malgrado le prese di posizione favorevoli all'anestesia di alcune autorita' religiose, il rituale continua indisturbato.
Anche se ne' nella "Torah" ne' nel "Takmud", testi EBRAICI relativi alla consumazione di animali, non precisano che e' obbligatorio uccidere per sgozzamento e nemmeno che un animale ucciso in un altro metodo e' improprio alla consumazione per questi ragioni, e non e' assolutamente menzionato che l'animale non possa essere in nessun caso addormentato prima della sua morte, si continua ad uccidere in un modo selvaggio e primitivo.
Possiamo ugualmente notare che la carne di un animale sgozzato da vivo, contiene la stessa quantita' di sangue. In compenso, e' ben precisato nei due testi religiosi ebraici (Torah e Talmud) che l'uomo deve sempre rispettare l'animale. Non si tratta di mettere all'indice quelli che perpetuano le tradizioni religiose, ma piuttosto di far prendere coscienza che l'animale prima della sua morte e' terribilmente stressato, e durante e ancora dopo l'abbattimento egli soffre per interminabili minuti.
Come sopportare indifferenti il trattamento subito da milioni di animali per il consumo, come si puo' ingurgitare la carne di un animale passato dalla vita alla morte con delle sofferenze atroci?
Per uccidere un bue lo si immobilizza in una macchina dove la testa solamente esce dal box di contezione, lo si rovescia sul dorso e si procede al taglio della gola.
La vista del suo sguardo atterrito e il suo fragile muggito, e vi lascio immaginare il seguito.........ben inteso che tutti i buoi che vengono sacrificati assistono alla lenta agonia dello sgozzamento dei loro precedenti simili, completamente coscienti dall'atroce sorte che subiranno.
In seguito alla recisione del nervo
diapragmico il muscolo si paralizza e l'animale con la testa in basso non puo' piu'
respirare e soffoca nel proprio sangue.
La lotta contro la morte puo' durare fino a 13 minuti e non e' raro vedere un animale fare sforzi insostenibili per alzarsi quando lo si credeva gia' morto. Contrariamente agli argomenti avanzati e dottamente dimostrati, l'animale non perde la sua coscienza nel momento in cui si svuota del suo sangue.
Anche se, infine, avvicinare una lama nel suo collo nella posizione in cui si trova e tranciarli la gola anche se con destrezza riconosciuta, risultano minuti di angoscia troppo lunghi e le sofferenze assolutamente atroci e inimmaginabili. E per quanto riguarda gli agnelli il principio e' pressappoco identico. Gli agnelli sono fatti salire in un nastro mobile che li spinge in avanti e li mantiene stretti in un corridoio; alla fine del percorso, arrivano ad una macchina, la testa fuori e rovesciati sul dorso il collo tirato avanti, e l'incisione effettuata, e l'animale si trova rapidamente appeso per un arto posteriore, completamente cosciente, al fine di svuotarsi del suo sangue. Anche questo caso i montoni sgozzati si dibattano per cercare di liberarsi dell'impedimento.
Succede anche che alcuni nel dibattersi arrivino a sganciarsi e ad alzarsi tra il dolore lancinante ed il panico. Non e' raro anche vedere la lama del coltello passare piu' volte nel collo del montone.
Non esistono statistiche per quanto concerne il numero di animali abbattuti seguendo la tradizione religiosa, anche perche' esiste un circuito clandestino dove gli animali sono abbattuti fuori dai macelli.
Sul territorio francese dove gli animali sono abbattuti fuori dai macelli. Sul territorio francese le condizioni dell'abbattimento sono sottomesse a deroga in rapporto alle norme legali e regolamentari. Ancora una volta la legge francese non e' applicata e viene storpiata per l'attuazione delle regole.
Ricordiamo che durante la festa l'Aid El Kabir, migliaia di montoni vengono sgozzati, ed alcune volte clandestinamente (la stessa sorte viene riservata anche agli abitanti dell'Algeria e dell'Afghanistan).
La
Fondazione B.B. ha invitato piu' volte le autorita' competenti perche' queste deroghe
all'abbattimento senza anestesia siano abolite. Il cammino sara' lungo e delicato ma
speriamo che sia presto riconosciuta e generalizzata la pratica dell'anestesia prima
dell'abbattimento, sia rituale che no.
Se siete sensibili alla sorte di questi animali condotti alla morte in una sofferenza atroce potete scrivere al Ministero dell'Interno e al Ministero dell'Agricoltura per chiedere che tutti gli animali siano addormentati prima dell'abbattimento rituale.
Traduzione dell'articolo di Fabienne Briviet tratto dalla rivista della Foundation Brigitte Bardot
SE L'EBREO NON VI INDIGNA:
INDIGNATEVI ALMENO PER CIO' CHE FA
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PETIZIONE POPOLARE CONTRO LA MACELLAZIONE
DI RITO GIUDEO - ISLAMICO.
Al sig. Sindaco del Comune di Bologna
I sottoscritti cittadini, avendo appreso dell'apertura a Bologna della prima macelleria di rito ebraico-islamico, secondo cui la macellazione di vitelli, montoni, agnelli, etc. deve avvenire mediante recisione della gola eseguita senza stordimento dell'animale, che cosciente e terrorizzato muore lentamente per dissanguamento,
tenuto conto che anni di civili battaglie hanno portato nel nostro paese all'emanazione di leggi relative allo stordimento degli animali prima della macellazione, tutelandoli cosi' da inutili sofferenze,
CHIEDONO
al Sindaco di Bologna di vietare la barbarie della macellazione rituale islamica, che offende quella cultura del rispetto verso ogni forma vivente che sempre piu' intendiamo affermare nella nostra societa'.
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